L’Aida all’Accademia di Egitto a Roma

Il ministro Dr. Ines Abdel Daim, ministro della cultura, ha fatto i complimenti alla delegazione artistica del teatro dell’opera egiziana presieduta dal Dr. Magdy Saber, dopo il grande successo dello show storico dell’opera Aida nel teatro approntato presso l’Accademia Egiziana di Arte di Roma, che si è tenuta per i 150 anni della sua prima rappresentazione in Egitto e alla presenza di quasi mille spettatori di pubblico italiano e delle comunità egiziane e arabe, ha detto che la cultura e l’arte nell’era del presidente Abdel Fattah Al-Sisi, testimoniano una lotta internazionale e regionale produttiva.

Hanno partecipato alla cerimonia un certo numero di ambasciatori e diplomatici dei paesi arabi e stranieri di Roma, tra cui America, Canada, Iraq, Yemen, Palestina, Mauritania, l’ambasciatrice Ines McCawi, presidente della Missione dell’Università degli Stati Arabi, i grandi scienziati della Fao e l’ambasciatore del Marocco.

Un unico linguaggio globale parlato da tutti i popoli della terra e un ponte di comunicazione tra i paesi, indica il ruolo della diplomazia culturale e il suo effetto efficace nel dialogo delle civiltà e dello scambio delle culture, un modo importante per promuovere l’arte e la civiltà egiziana che permette la condivisione di forme di espressione creativa e creativa Valori culturali tra stati e popoli.

Da un lato l’ambasciatore Hisham Badr ha espresso la sua grande felicità nello spettacolo e una descrizione leggendaria e ha lodato il livello artistico di cui gli artisti egiziani hanno dimostrato che l’arte è un mezzo importante di espressione che sostiene le relazioni tra l’Egitto e l’Italia.

La dottoressa Heba Youssef ha affermato che il sostegno del ministro della cultura permanente dell’Accademia delle arti egiziane di Roma ha incoronato questo meraviglioso regalo al pubblico italiano nella conclusione della sua stagione culturale (Egitto, Italia, civiltà e cultura.. amicizia senza frontiere). L’Aida rispecchia questo significato come ispirazione all’antica civiltà egiziana. Come se la celebrazione avesse iniziato inaugurato una mostra fotografica che ha incluso più di 100 foto che raccontano la storia dell’opera Aida in Egitto. La storica mostra d’arte dell’opera Aida durante la quale la civiltà egiziana e italiana si è sciolta e ha visto la brillantezza degli artisti dell’opera egiziana che hanno impressionato il pubblico con la loro performance per più di due ore.

Saluti agli artisti egiziani e alla loro capacità di creare nell’arte mondiale. Le stelle dell’opera del Cairo con il suo direttore artistico soprano internazionale Iman Mustafa hanno attirato l’attenzione con la loro performance e i loro faraonici costumi. Ottima la scenografia che esprime la profondità storica, compresi i templi faraonici, le piramidi e il Nilo con l’impiego di potenzialità tecnologica e gli effetti scenici. Una plauso per il regista Hisham Al-Talli che esprime il contenuto del lavoro e i suoi obiettivi in sintonia con la musica, il canto e il balletto e si addice all’importanza e alla grandezza della storia dell’Egitto.

Un applauso al corpo di Ballo dell’Opera del Cairo sotto la supervisione di Erminia Gambarelli e l’addestramento di Lamia Zayed.

Cast:

Soprano Eman Mustafa nel ruolo di Aida

Amr Medhat – Radames

Baritono Emad Adel nel ruolo di Amonasro

Mezzosoprano Jolie Fayzi nel ruolo di Amneris

Reda Alwakil nel ruolo di Ramfis

Osama Aly nel ruolo del Messaggero

Ezzat Ghanem nel ruolo del Re

Dalia Farouk nel ruolo di Sacerdotessa

Atto I

Scena I – Radames, chiede al sommo sacerdote Ramfis, se la dea Iside ha scelto un nuovo comandante per guidare le forze egiziane contro gli etiopi. Radames spera di essere il prescelto, per cercare di liberare la sua amata Aida, schiva di Amneris, la figlia del re. Amneris ama Radames e lo interroga. il sospetto che lui ami Aida aumenta all’ingresso della schiava. Il re dà udienza a un messaggero dal fronte, il quale riferisce che il nemico, guidato da Amonasro, sta marciando su Tebe. Il re a questo punto nomina Radames come comandante egiziano. Mentre Radames viene accalamato dal popolo, Aida rimane solo sconvolta dal fatto che anche lei lo abbia incitato alla vittoria, perchè gli etiopi sono il suo popolo e Amonasro, il loro re, suo padre.

Scena II – Nel tempio di Piah, si sente una sacerdotessa che si rivolge al dio mentre Radames viene cerimonialmente vestito e consacrato al servizio del dio. I presenti invocano la guida e la protezione di Piah per l’esercito.

Atto II

Scena I – Amneris è preparata per il ritorno trionfale di Radames. All’avvicinarsi di Aida, la inganna facendole ammettere il suo amore per Radames dicendole prima che è morto in battaglia, e poi che è ancora vivo.

Scena II – La folla accoglie a Tebe l’esercito, che passa in rassegna davanti al Re e Amneris. Arriva Radames e Amneris gli presenta lo Shebbiu, una collana che simboleggia la sua vittoria. Poi, vengono condotti i prigionieri etiopi; tra loro riconosce il padre. Amonasro supplica per i prigionieri. Sebbene Ramfis e i sacerdoti richiedano la morte dei prigionieri, Radames intecede per loro. Amonasro, in qualità di portavoce, viene tenuto in ostaggio, ma gli altri vengono liberati. Quando il re dà a Radames la mano di Amneris, Aida cade sconsolata tra le braccia di suo padre.

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