Anubi Magazine N° 5 – Luglio – Agosto 2019
La civiltà egiziana,
fiorita lungo le rive del Nilo per circa 3000 anni, fu una delle più
straordinarie e durature del mondo antico. Ancora oggi, trascorsi due
millenni dal suo tramonto, essa continua a esercitare un notevole
fascino. Gli Egizi hanno lasciato molte tracce della loro cultura,
grazie anche al clima secco del deserto che le ha conservate nei secoli.
La Sfinge e molte piramidi, le mummie, le maschere funerarie, le
decorazioni sepolcrali, i papiri, sono così state preservate dalla
distruzione, la sorte comune di tante antiche vestigia. L’Egitto è
infatti noto anche con il nome di “dono del Nilo”, perché le piene del
fiume depositavano sui campi uno strato di fertile limo, vitale per la
crescita delle colture. Già in età preistorica, i primi abitanti
impararono a seminare e piantare le loro messi nei campi ancora coperti
dal limo dopo che le acque si erano ritirate. I raccolti, quasi sempre
abbondanti, permisero a quella civiltà di prosperare e di raggiungere
uno splendore mai conosciuto prima.
Questa rivista vuole dare informazioni sulla Cultura, Turismo, Storia e sulle interconnessioni sul nostro mondo Occidentale.
In questo numero:
IL GATTO NELL’ANTICO EGITTO – Pietro Testa
CURIOSITA’
LA RISCOPERTA DI IPAZIA DI ALESSANDRIA – Nicola Bizzi
EGITTO E ISRAELE – Anna Buonanno
NUWEIBA
IL POPOLO COPTO – Leonardo Paolo Lovari
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