Il Sistro

È un sonaglio formato da dischi metallici infilati in alcune bacchette. Si suonava afferrandolo per il manico e scuotendolo. 

Scuotendo lo strumento si produceva un suono che faceva SESHESH e pare che proprio da questa onomatopea venga il nome “sistro”. 

L’arte musicale in Egitto era essenzialmente religiosa e aveva un ruolo fondamentale nella vita dei templi. All’interno di tombe di privati, negli affreschi e nei bassorilievi di luoghi di culto, gli archeologi hanno scoperto numerose scene di musicisti che si esibiscono di fronte alle divinità. Non è raro, infatti, vedere immagini nelle quali è raffigurato il faraone che comunica con un dio attraverso il canto, accompagnato da strumenti musicali.

Il suono del sistro aveva il potere di scacciare il male e le forze negative.

Immagine: Nefertari che suona un sistro 

(rilievo dal tempio piccolo di Abu Simbel)

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