Egitto, omaggio ‘siciliano’ al fondatore del Cairo


Egitto, omaggio ‘siciliano’ al fondatore del Cairo

La moschea di Al Azhar, il luogo di culto del massimo centro teologico dell’islam sunnita, ha aperto alla Sicilia una camera chiusa al pubblico per consentire un omaggio reso al fondatore del Cairo, un condottiero arabo del decimo secolo dopo Cristo nato a Ragusa.

Il simbolico gesto è stato compiuto nel santuario fatimide della moschea questa settimana da Eugenio Benedetti, presidente della S.I.B. Fondazione Benedetti, un ente di benefico impegnato fra l’altro nella promozione dei rapporti fra i popoli di Egitto e Italia.

Ad aprire la porta della camera in genere inaccessibile per consentire la deposizione di fiori in memoria di Jawhar al-Siqilli, il condottiero che oltre al Cairo fondò la stessa moschea, è stato lunedi’ il sottosegretario di al-Azahr, sceicco Saleh Abbas.

Il piccolo vano con alto soffitto a cupola e finestre vetriate custodisce il sarcofago solo di un omonimo del fondatore del Cairo ma idealmente viene associato a Jawhar al-Siqilli, ha spiegato una guida a margine della cerimonia ispirata dalla ricorrenza del 1050/o anniversario della fondazione del Cairo.

“Le relazioni fra Italia ed Egitto sono molto solide” e “Al Azhar vuole svolgere un ruolo importante” nel “costruire ponti” fra i due Paesi, ha dichiarato lo sceicco Saleh.

Benedetti, fra l’altro nipote del fondatore dell’Ospedale italiano del Cairo e di natali siciliani anch’egli, ha sottolineato di voler “rendere omaggio a una figura simbolo di fratellanza fra il popolo siciliano ed arabo”.

Il presidente della S.I.B. ha invitato Saleh, numero due di al-Azhar a livello amministrativo, a visitare Ragusa dove l’estate scorsa è stata apposta una targa metallica su un edificio del centro ibleo considerato la casa natale di Jahwar.

La sua figura è “simbolo della ‘fratellanza storica’ che lega i nostri popoli attraverso il Mediterraneo”, come si afferma nell’iscrizione.

L’idea dell’omaggio al condottiero che conquistò l’intero Nord Africa gettando le basi dell’impero fatimide era stata lanciata il mese scorso durante un ricevimento al Cairo dal cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo metropolita di Agrigento, ha sottolineato Benedetti a margine della cerimonia.

In quell’occasione il ministro della Cultura egiziano, la signora Inas Abdel-Dayem, aveva dichiarato che il suo dicastero fornirà “tutto il proprio sostegno” per la realizzazione, nella casa natale di Jawhar, di un centro di cultura araba ed islamica. Il ministero inoltre parteciperà a un festival artistico in programma dal primo al 10 marzo in Sicilia, hanno riferito fonti che hanno partecipato al ricevimento.

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