Teti ( c. 2345–2323 a.C.), il primo sovrano della sesta dinastia, costruì il suo complesso piramidale non lontano dalla piramide a gradoni di Djoser ( c. 2667–2648 a.C.), a Saqqara. Al termine, era alto 52,5 m. Sebbene fosse originariamente racchiuso in blocchi di calcare fine, il suo nucleo è costituito da piccoli blocchi di calcare locale e riempimento di detriti. Ciò significava che, quando i blocchi dell’involucro venivano rimossi nell’antichità, il nucleo, incapace di sostenere la sua forma, iniziava a cedere. Di conseguenza, la piramide appare oggi poco diversa da una collina naturale. La sua sottostruttura, tuttavia, è intatta.
Un corridoio discendente si trasforma in un corridoio orizzontale, che conduce ad un’anticamera. Sulla sinistra si trovano tre magazzini per il corredo funerario, ma poiché la piramide è stata depredata nell’antichità, questi sono stati trovati vuoti. Sul lato destro, ovest, si trova la camera funeraria. Il suo soffitto è decorato con stelle d’oro su uno sfondo blu scuro, che riflette l’antica nozione egiziana della tomba come un microcosmo dell’universo. La fine del corridoio, l’intera anticamera e la camera funeraria sono splendidamente decorate con Testi delle Piramidi. Si tratta di una raccolta di rituali e recitazioni progettati per garantire il successo del viaggio nell’aldilà del re. Il programma decorativo originariamente previsto non fu mai completato, tuttavia, indicando la morte prematura del re.
Sono stati scoperti alcuni frammenti del tempio funerario del complesso piramidale di Teti nonostante il fatto che la maggior parte dei suoi blocchi siano stati derubati nell’antichità. Il suo tempio nella valle non è stato ancora localizzato. Di fronte alla sua piramide si trova un grande cimitero per le sepolture dei funzionari di Teti. Qui si trovano alcune delle tombe più grandiose e splendidamente decorate dell’Antico Regno, come le mastabe dei visir Mereruka e Kagemni.
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