La magia dell’Antico Egitto a Milano

La magia dell’Antico Egitto a Milano

Nell’attesa di poter viaggiare nuovamente nel Paese dei Faraoni, a Milano è possibile immergersi nella magica atmosfera dell’antico Egitto attraverso un progetto promosso dal Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e Museo Archeologico e dedicato in particolare al tema della relazione tra l’uomo e il divino, nella vita quotidiana e nella visione dell’aldilà.
“Sotto il cielo di Nut: Egitto divino” è il titolo della mostra esposta al Museo archeologico di Milano e sarà aperta al pubblico fino al prossimo 20 dicembre.
La mostra vuole esplorare l’invisibile natura degli dèi, entrando nell’universo spirituale dell’antica civiltà egizia, spiegando il significato delle immagini divine, la relazione tra uomo e divino, nella vita quotidiana così come nell’aldilà. Il pantheon egizio è costituito da innumerevoli divinità, a volte antropomorfe si incrociano con animali, a volte sono gli animali stessi e la natura ad essere considerati divini.


Il focus è incentrato sulla dea NUT, dea del cielo, della notte e dell’acqua e il viaggio del Sole nel suo grembo.
Influenzato dai cicli naturali che ne regolavano l’esistenza, l’alternanza tra giorno e notte, l’inondazione annuale del Nilo portatrice di vita per uomini ed animali, era naturale che l’uomo egizio concepisse la sua esistenza come dominata dalla ciclicità e molti dei fenomeni osservati come una sequenza di nascita-morte-rigenerazione.
Il suo immaginario era centrato sul ciclo solare: il Sole era considerato il sommo dio creatore, la sua luce permeava intensamente il passaggio e garantiva con il suo dono la vita. Il viaggio del Sole influenzava i cicli naturali che regolavano l’esistenza, l’alternanza tra giorno e notte, l’inondazione annuale del Nilo portatrice di vita per uomini ed animali.

Gli egizi immaginavano il sole librarsi nel cielo sotto forma di falco e percorrere la volta celeste su una barca, dall’orizzonte orientale a quello occidentale, per attraversare di notte uno spazio che assumeva diversi aspetti, ma che è immaginato anche essere il grembo di Nut, la dea celeste che ogni notte accoglie l’astro, per poi partorirlo rigenerato al mattino.
Il percorso notturno del Sole è pericoloso, in quanto, con l’aiuto degli dèi, deve sfidare le forze della distruzione che aspirano ad un ritorno al caos primordiale.
Il percorso espositivo conta più di 150 opere provenienti dalla collezione egizia del Civico Museo Archeologico di Milano e dalle più importanti raccolte egizie italiane (Museo Egizio di Torino, Museo Archeologico Nazionale di Firenze, Museo Civico Archeologico di Bologna, Civico Museo di Antichità “J.J.Winckelmann” di Trieste, Museo di Archeologia dell’Università di Pavia).
Per questa mostra è anche possibile prenotare una visita guidata con Spazio Aster direttamente sul sito web: https://www.spazioaster.it/musei_dettaglio.php?id=27

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