Anubi Magazine N° 1 – Novembre – Dicembre 2018

2,99

Descrizione

La civiltà egiziana, fiorita lungo le rive del Nilo per circa 3000 anni, fu una delle più straordinarie e durature del mondo antico. Ancora oggi, trascorsi due millenni dal suo tramonto, essa continua a esercitare un notevole fascino. Gli Egizi hanno lasciato molte tracce della loro cultura, grazie anche al clima secco del deserto che le ha conservate nei secoli. La Sfinge e molte piramidi, le mummie, le maschere funerarie, le decorazioni sepolcrali, i papiri, sono così state preservate dalla distruzione, la sorte comune di tante antiche vestigia. L’Egitto è infatti noto anche con il nome di “dono del Nilo”, perché le piene del fiume depositavano sui campi uno strato di fertile limo, vitale per la crescita delle colture. Già in età preistorica, i primi abitanti impararono a seminare e piantare le loro messi nei campi ancora coperti dal limo dopo che le acque si erano ritirate. I raccolti, quasi sempre abbondanti, permisero a quella civiltà di prosperare e di raggiungere uno splendore mai conosciuto prima.

In questo numero:

IL TEMPO E L’ETERNITÀ NELL’ ANTICO EGITTO – Pietro Testa

QUARANT’ANNI DI AMARNA – Intervista a Barry Kemp – Federica Battaglia

DUE FIGLI  PER AKHENATON? – Andrea Di Lenardo

Solchi d’eternità: l’Osireion di Sethi I ad Abydos – Diego Baratono

IL TEOREMA DELL’OCCHIO DI HORUS – Nicola Bizzi – Guido Maria St. Mariani di Costa Sancti Severi

IL POTERE DELLA REGINA TIY – Leonardo Lovari

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