Egitto, raddoppia il turismo italiano

Il turismo in Egitto è in netta ripresa e questa è una buona notizia anche per l’Italia, da vari punti di vista: in termini strettamente economici, a portare ricchezza al nostro Paese non solo i flussi turistici in entrata, ma (in molti casi) anche quelli in uscita, che possono beneficiare in vario modo gli operatori economici italiani, dalle compagnie aeree italiane che curano il trasporto dei viaggiatori da e per l’Egitto alle società italiane proprietarie di alberghi e villaggi turistici in loco; e a parte questo, allargando la visuale dall’economia alla politica, che l’Egitto sia prospero e stabile è un bene per l’Italia e per tutti gli altri Paesi del Mediterraneo.

Un buon indicatore della ripresa del turismo verso l’Egitto è l’apertura di nuove rotte aeree. IIl fenomeno è generalizzato ma vede a protagonista soprattutto la compagnia Air Cairo, che da ottobre ha inaugurato numerosi voli dalle principali città italiane per il Mar Rosso: Milano, Napoli, Bari e Roma. Dal 29 aprile l’Italia è collegata non solo con Sharm El Sheikh e Marsa Alam, le due perle del Mar Rosso, ma anche con Borg El Arab sulla costa mediterranea, con un volo operato da Milano Malpensa.

Essam Azab, direttore commerciale di Air Cairo

Nei primi due mesi del 2018 c’è stato un ulteriore incremento dei turisti italiani in Egitto, rispetto a un 2017 che già aveva visto il loro numero quasi raddoppiare (+94,1% rispetto al 2016). Gli arrivi a gennaio 2018 sono stati 15.707 rispetto ai 12.471 del gennaio 2017 (+25,9%) e sono ulteriormente cresciuti a 19.241 a febbraio, mentre nel corrispondente mese del 2017 erano stati 10.922 (perciò l’incremento è del 76,2%).

Anche alla luce di questi numeri l’Air Cairo, che oggi ha una flotta composta da 10 Airbus A320 e da un Boeing 737-800, prevede di incrementare il numero dei velivoli fino a 15 entro il 2020. La compagnia egiziana, in continua crescita in Europa e in Italia, è arrivata ormai a operare con 67 voli settimanali programmati in Europa e prevede di arrivare a 85 voli a fine 2018.

Fra gli obiettivi c’è anche quello di collegare le città italiane non solo con Sharm El Sheikh, Marsa Alam e Borg El Arab, ma anche con Luxor e Hurghada.

Luigi Grassia

Fonte la Stampa

 

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