Sahara El Beyda, il fascino del deserto bianco in Egitto

Si chiama Sahara El Beyda ed è il deserto bianco situato in Egitto. Questa parte del Sahara si estende fra le oasi di Farafra e Bahariya, arrivando sino a Siwa a nord e al confine con la Libia ad ovest. A renderlo unico al mondo è il colore della sua sabbia, bianchissima, ma soprattutto le straordinarie formazioni rocciose che conferiscono un aspetto spettrale e magico a tutta l’area.

Sino a 5mila anni fa in questa zona si trovavano sorgenti d’acqua, fiumi e laghi. La regione era popolata da gazzelle, leoni e rinoceronti, che vivevano nella savana insieme ad una civiltà primordiale che ormai è scomparsa. Oggi fra la sabbia bianca si nascondono ancora le tracce di quel passato antichissimo testimoniato dalle pietre bianche modellate dal vento e dalle conchiglie fossili.

I colori, i massi e formazioni rocciose rendono Sahara El Beyda un luogo magico che si estende per oltre 2mila km quadrati. Nel corso dei secoli il Deserto Bianco è stato teatro di importanti momenti storici. Per secoli gli esploratori hanno percorso queste dune bianche alla ricerca dell’oasi scomparsa di Zarzora, mentre Alessandro il Grande, passò di qui dopo aver conquistato l’Egitto per consultare l’oracolo di Amon, che gli predisse che avrebbe conquistato il mondo. Il Sahara El Beyda assistette anche al passaggio della splendida e potente regina Cleopatra che si recava a Siwa, oasi considerata l’ultima frontiera nel territorio dei Faraoni.

Oggi in quel luogo nato in una depressione e con 300 sorgenti sotterranee si trovano ancora ulivi e palme di datteri, ma soprattutto il Monte dei Morti, che ospita diverse tombe faraoniche risalenti alla XXVI dinastia, il Tempio di Amon, e la famosa Piscina di Cleopatra, dove, fra le acque verde smeraldo, nuotò la bellissima regina amata da Antonio.

Fonte si Viaggia

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