Il Deserto bianco del Sahara

Questa non è una candida neve, ma l’incredibile spettacolo regalato dal al-Sahra al-Bayda, il Deserto bianco del Sahara: una distesa sabbia bianca modellata dal vento fra le oasi di Farafra e Bahariya, in Egitto.

All’alba e al tramonto, il bianco accecante assume nuance più calde e aranciate. Ma è durante il plenilunio che questo angolo di deserto si svela in tutta la sua bellezza: al chiaro di luna piena, le formazioni rocciose e calcaree che si ergono dalla sabbia brillano nel nero della notte, trasformandosi in sculture di ghiaccio le cui forme ricordano animali, fiori e funghi.

Millenni di tempeste di sabbia e vento hanno conferito a questo deserto un fascino quasi spettrale. E pensare che 80 milioni di anni fa l’area era ricoperta dal mare, tant’è che fra i granelli di sabbia sono ancora presenti migliaia di conchiglie fossili. Le sculture di calcaree sono state create proprio dall’evaporazione dell’acqua marina e custodiscono al loro interno i sedimenti del Mediterraneo.

Un fenomeno geologico di rara bellezza, che non smette mai di affascinare: parliamo infatti di oltre duemila chilometri quadrati avvolti nel silenzio più totale, dove anche l’arida natura è in grado di stupire e regalare sensazioni uniche.

 

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