La missione ScanPyramids annuncia la “scoperta di un nuova cavità” nella Piramide di Cheope

Il Ministero delle Antichità Egiziano ha affermato giovedì che i ricercatori della missione ScanPyramids hanno sbagliato annunciando pubblicamente la “scoperta di una nuova cavità” all’interno della Grande Piramide di Giza prima di discutere i loro risultati con egittologi egiziani e internazionali, commissionati da il ministero per studiare la questione.

In un articolo pubblicato sulla rivista Nature il giovedì, un team internazionale di ricercatori ha dichiarato di aver trovato una camera nascosta nella Grande Piramide di Giza.

La squadra ha dichiarato che “i 30 metri di cavità [identificati] all’interno della piramide sono situati al di sopra della struttura della Grande Galleria e presentano una sezione simile. Lo scopo della camera è poco chiaro e non è ancora noto se è stato costruita con una precisa funzione”.

I ricercatori hanno spiegato che hanno “fatto la scoperta utilizzando immagini a raggi cosmici, registrando il comportamento delle particelle subatomiche chiamate muoni che penetrano nella roccia similmente ai raggi X, solo andando molto di più in profondità”.

Mostafa Waziri, segretario generale del Ministero delle Antichità, ha affermato che l’annuncio di risultati in una continua ricerca del progetto ScanPyramids in una rivista scientifica come Nature Journal prima di discutere questa scoperta con i principali egittologi era un errore.

“I risultati del progetto di ricerca di ScanPyramids devono essere discussi innanzitutto scientificamente tra gli scienziati e gli egittologi e poi esaminati dal comitato scientifico, che era stato incaricato dal ministero dell’antichità dell’Egitto di sorvegliare la ricerca in materia. Questo comitato è guidato dal rinomato egittologo egiziano Zahi Hawass con la partecipazione del noto egittologo americano Mark Lehner e dell’Etiologo ceco Murslav Barta “, ha aggiunto Waziri.

“Questi esperti hanno già detto che l’esistenza di spazi vuoti all’interno delle piramidi non è una cosa nuova e questo è un fatto ben noto tra gli egittologi”, ha detto Waziri.

“Era troppo presto in questa fase del loro studio dichiarare che c’era una nuova scoperta”, ha aggiunto Waziri.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *